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L'acquisto di un immobile a favore di un figlio minorenne: conviene?

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La pratica di intestare un immobile a un figlio minorenne consiste in un’operazione giuridico-economica complessa per la quale vale la pena fare un breve vademecum.

Un minore ha la possibilità di rendersi acquirente di un immobile a una condizione specifica, in quanto egli fino al compimento del diciottesimo anno di età è privo della capacità di agire: i genitori devono avviare un procedimento innanzi al Giudice Tutelare presso il Tribunale competente, il quale autorizzerà l’acquisto dell’immobile solo se vantaggioso per gli interessi del minore.

Nella maggior parte dei casi questa situazione si verifica in seguito a una donazione da parte dei genitori.

La donazione è diretta quando l’immobile è già di proprietà del donante, invece viene definita donazione indiretta quando l’immobile è di terzi e l’acquisto viene effettuato tramite provvista del donante.

Per legge, il minore ha inoltre la possibilità di effettuare un mutuo ipotecario (garantito da ipoteca) per l’acquisto di un immobile; questa norma però ha un’applicazione meramente teorica perché anche in questo caso, i genitori dovranno essere autorizzati dal Giudice Tutelare, il quale difficilmente autorizza l’indebitamento di un minore a causa del fatto che sono rari i casi in cui possa individuarsi un vantaggio per lui a stipulare un contratto di mutuo ipotecario con lo scopo di acquistare un immobile.

L’acquisto di un immobile a favore del figlio minorenne è un istituto poco vantaggioso per i genitori, i quali in primo luogo utilizzano denaro che concretamente diventa di proprietà del figlio.
Di conseguenza, se dopo l’acquisto si avesse l’intenzione di vendere l’immobile e il figlio fosse ancora minorenne, sarà il Giudice Tutelare a definire la posizione, il quale, con ogni probabilità, ordinerà il reimpiego del prezzo incassato a favore del minore, generalmente attraverso l’acquisto di titoli di Stato a basso rischio.

Nel caso in cui invece il figlio sia diventato maggiorenne c’è il rischio che non intenda sottostare alle decisioni dei genitori; in secondo luogo, capita spesso che i nostri figli non crescano come i genitori si aspettino, sani, forti e responsabili.

Una decisione così importante in un’età nella quale il figlio non ha raggiunto la maturità culturale, economica e sociale deve essere valutata caso per caso e si dovrebbe avere la consapevolezza di effettuare una donazione e accettare il rischio che il figlio non assuma, durante il percorso di crescita, comportamenti tali da indurre il genitore al pentimento.

Si sconsiglia pertanto l’acquisto di un immobile da parte di un figlio minorenne quando la ragione dell’operazione risiede nel mero fatto di voler mettere al sicuro il bene acquistato da eventuali creditori, nel caso sarebbe conveniente vagliare e optare per altre forme di tutela patrimoniale.

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