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Abusi edilizi: le foto di Google Heart valgono come prove in giudizio?

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Per il TAR di Catanzaro i fotogrammi presenti nel programma “Google Earth” costituiscono prove documentali utilizzabili in giudizio sia in sede penale sia in sede amministrativa per comprovare l’annullamento di una concessione edilizia rilasciata per un’opera in sanatoria.

La sanatoria è un istituto con il quale la Pubblica Amministrazione sana l’illegittimità di atti amministrativi, nella fattispecie abusi edilizi, mancante dei requisiti essenziali che invece avrebbero dovuto possedere.

La vicenda parte da un ricorso presentato da un cittadino avverso il provvedimento del Comune che aveva rifiutato una concessione edilizia in sanatoria.
Entrambi i provvedimenti riguardano un fabbricato abusivo, destinato ad attività commerciale, per il quale era stata presentata istanza di condono.

Il Tribunale Amministrativo Regionale di Catanzaro, chiamato a giudicare sulla questione, basandosi sugli accertamenti compiuti dall’ingegnere verificatore, il quale si è avvalso delle immagini presenti sul programma “Google Earth”, con sentenza n. 1604/2018, dichiara che l’opera, di dimensioni differenti rispetto allo stato rappresentato nel progetto, è stata realizzata dopo la presentazione della domanda di sanatoria e successivamente all’anno 2001.

Il Comune, che solo in un primo momento aveva proceduto al rilascio della concessione edilizia in sanatoria, annulla, a seguito degli ulteriori accertamenti effettuati e dell’orientamento giurisprudenziale adottato dal T.A.R. nella sentenza emanata, l’istanza di condono, affermando ulteriormente che al fine di rilasciarla avrebbe dovuto avere ad oggetto un fabbricato terminato, anche abusivamente, entro il 1° ottobre del 1983.

Contro la sentenza emanata dal T.A.R. il ricorrente non fornisce né dimostrazione contraria circa le dimensioni dell’immobile né prova dell’anteriorità dell’ultimazione dei lavori rispetto alla data finale prevista dalla legge sul condono, lamentando soltanto l’inattendibilità delle verificazioni effettuate tramite “Google Earth”.
Di conseguenza il TAR, dopo aver sottolineato come i fotogrammi sul programma “Google Earth” costituiscono prove documentali pienamente utilizzabili, afferma che ad operare in questo caso è il prevalente principio secondo cui, quando una concessione edilizia in sanatoria sia stata ottenuta in base a una falsa rappresentazione della realtà, è consentito al Comune ritirare l’atto, senza dimostrare alcuna particolare ragione di pubblico interesse. 

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