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E' reato segnalare i posti di blocco su Whatsapp: decine nei guai

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Comunicare la presenza di forze dell'ordine vanifica lo scopo del posto di blocco e configura il reato di turbativa o interruzione di pubblico servizio.

Con l'evolversi della tecnologia si è passati dalla pratica di lampeggiare con i fari a vere e proprie community che si scambiano informazioni su posti di blocco e controlli, vanificando di fatto l'opera di controllo delle Forze dell'Ordine
In particolare, usare un gruppo di Whatsapp per segnalare i posti di blocco integra il reato di interruzione di pubblico servizio quindi è punito secondo quanto previsto dal Codice Penale.

Gruppo Whatsapp per segnalare i posti di blocco
Il caso in questione è avvenuto in provincia di Agrigento dove la Polizia ha scoperto la chat in seguito al ritrovamento di un cellulare: da quel momento sono partite lunghe indagini che hanno portato alla denuncia di oltre 60 persone (verosimilmente coloro che hanno mandato 'avvisi' sul gruppo) su un gruppo di centinaia di iscritti.
Infatti, rendere noto tempestivamente ad un gruppo così vasto di persone l'esatta ubicazione di posti di blocco o autovelox vanifica l’attività della Polizia, poiché chi è consapevole di non essere in regola - per esempio perché ha assunto droghe o bevuto alcolici - può evitare il posto di blocco e le relative multe e sanzioni.

'Fare i fari'
Come nel caso del gruppo Whatsapp, anche lampeggiare con i fari per avvisare gli altri guidatori della presenza di un controllo può costituire uncomportamento atto ad alterare il regolare svolgimento del servizio pubblico.
Come noto, già in precedenza il guidatore che pensava di usare i fari per segnalare posti di blocco sapeva di rischiare di essere sanzionato; si tratta di un’abitudine di lungo corso e assai diffusa, ripresa originariamente dal saluto tra camionisti, ma ciò non toglie che lo scopo sia quello di avvisare gli altri della presenza di un controllo.

Quali sono le sanzioni?
Come abbiamo visto, segnalare i posti di blocco e, quindi, vanificare l’operazione delle pattuglie, integra il reato di interruzione di pubblico servizio, ex articolo 340 del Codice Penale e prevede la reclusione fino ad un anno.
Non solo, per i promotori (in questo caso gli amministratori del gruppo di Whatsapp) la pena è aumentata con la reclusione da 1 a 5 anni.
La pratica di lampeggiare con i fari invece non rientra nell'ambito penale ma è soggetta au una sanzione amministrativa pari a una multa di 42€ e la decurtazione di un punto della patente

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